“La realizzazione di una tendostruttura al carcere Poggioreale-Napoli, destinata in primo luogo ai nuovi ingressi e quindi per i detenuti da tenere in osservazione, è un primo passo importante in direzione del piano di misure di emergenza per la prevenzione alla diffusione del coronavirus che abbiamo sollecitato negli ultimi giorni a tutela della salute del personale penitenziario e dei detenuti; ma deve essere chiaro a tutti che non basta”.
A sostenerlo è il segretario regionale del S.PP. Aldo Di Giacomo impegnato in un tour attraverso le carceri per monitorare la situazione di attuazione delle prime direttive del DAP.
Di Giacomo – che ieri è stato a Milano-Bollate e a Bologna – ha annunciato che nelle prossime ore sarà a Napoli per incontrare il personale di polizia penitenziaria ed i familiari per essere aggiornato sulle maggiori criticità.
“La situazione a Napoli come in tutti gli istituti penitenziari del Sud – sottolinea il segretario del S.PP. – è diversa da quella che ho riscontrato negli istituti del centro-nord, vale a dire delle regioni con una maggiore diffusione del coronavirus.
Bene ha fatto, pertanto, il provveditore regionale della Campania Antonio Fullone a disporre la tendostruttura e il monitoraggio sulle condizioni igienico-sanitarie di un carcere che, non va sottovalutato, presenta non pochi problemi strutturali accentuati da un alto numero di detenuti malati.
Ma non dobbiamo abbassare la guardia. In particolare il controllo sugli ingressi dall’esterno è il punto più delicato.
Noi – dice Di Giacomo – continuiamo a chiedere il blocco completo e per i colloqui chiediamo di attivare il sistema skype e consentire un numero maggiore di telefonate.
Anche per questo, in assenza purtroppo di interventi dei Garanti regionale e comunale dei detenuti, abbiamo bisogno di raccogliere le indicazioni dei familiari che come i congiunti detenuti sono i più allarmati.
Ristabilire un clima di serenità attraverso la più efficace collaborazione di tutti gli interessati è fondamentale. È quello che come sindacato responsabile stiamo facendo senza rinunciare però a denunciare criticità e sottovalutazioni”.