11 luglio 2024 Muore un detenuto, scoppia la rivolta nel carcere di Viterbo

Primo piano

La violenta protesta interessa una sezione che ospita circa 50 detenuti: sono stati incendiati suppellettili e materassi. Fuori dall’Istituto di pena le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e un’ambulanza.

Una sommossa violenta è scoppiata nel carcere di Viterbo in seguito al ritrovamento del corpo senza vita di un detenuto nella sua cella.

Circa sessanta prigionieri si sono barricati in una sezione del carcere, incendiando materassi e mobili. All’esterno della prigione, oltre alle forze dell’ordine, erano presenti anche i vigili del fuoco e il personale sanitario.

La polizia penitenziaria ha lavorato per contenere la rivolta, ma è stato necessario anche l’intervento di un gruppo specializzato giunto da Roma.

Ancora da capire le cause della morte

“Tutti i nostri avvertimenti sono rimasti inascoltati.

Questa di Viterbo sarà una delle tante rivolte che caratterizzeranno l’estate. Speriamo solo che non ci scappi il morto”, ha afferma Aldo Di Giacomo segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria.

La protesta è scattata dopo il ritrovamento del corpo senza vita di un detenuto di 32 anni, originario dell’Est.

In base a quanto si apprende l’uomo, tossicodipendente, era detenuto da pochi giorni.

Al momento si esclude che la morte sia legata ad un gesto volontario o ad un evento violento, sul corpo non sarebbero individuate ferite.

Il decesso potrebbe essere legato, ma questa è solo una primissima ipotesi, all’uso di sostanze stupefacenti.

Risposte arriveranno dalla indagine che verrà avviata dalla Procura della Tuscia che affiderà incarico, come avviene in questi casi, per procedere con l’autopsia.

Oltre 50 detenuti si sono tolti la vita in cella dall’inizio dell’anno

La rivolta di Viterbo è solo l’ultima in ordine di tempo.

Nei giorni scorsi nel carcere fiorentino di Sollicciano è esplosa la rabbia dei detenuti dopo che un cittadino tunisino di 20 anni si è tolto la vita impiccandosi. Il giovane nel febbraio scorso aveva presentato un reclamo al tribunale di sorveglianza per chiedere “il ripristino delle condizioni di salubrità”, dovendo vivere in cella senza acqua ma con cimici, muffa e topi.

Il detenuto sollecitava i giudici a “ordinare alla amministrazione penitenziaria di porre fine alla lesione e alla limitazione dei suoi diritti”, legata alle condizioni degradanti della struttura fiorentina.

Secondo gli ultimi dati diffusi sono oltre 50 dall’inizio dell’anno i suicidi nei penitenziari italiani. L’età media di chi decide di togliersi la vita è di 39 anni e secondo quanto rende noto il Garante dei detenuti circa il 40% di chi si è ucciso era in attesa di giudizio.

 

Il Segretario Generale

Dott. Aldo Di Giacomo

Dott. Aldo Di Giacomo

Carissimi Colleghi, da oggi chiunque voglia parlare con il Segretario Generale S.PP. Aldo DI GIACOMO può “incontrarlo” attraverso videochiamata WhatsApp per trattare argomenti a carattere personale e/o tematiche collettive.

Per poter fissare un incontro chiamare al numero 3398085556 o inviare un messaggio WhatsApp.

Collaborazione

Flessibile, scegli tu quanto versare

Vantaggioso, lo puoi dedurre dal reddito

Dinamico, decidi tu l'investimento che fa per te

Rimborsi cessione del V

Hai estinto anticipatamente o rinnovato una Cessione del Quinto negli ultimi 10 anni?

Puoi avere un rimborso da 1.000 € a 5.000 €.

Richiedere il rimborso è un tuo diritto.

Non dovrai anticipare spese di avvio pratica.

Consulenza e Servizi

La nostra Segreteria ha sviluppato nel tempo numerosi accordi in convenzione, realizzati per soddisfare le esigenze di risparmio e protezione dei propri iscritti e dei loro familiari.

k

Tag

n

Categorie

Video SPP

Photo gallery