Ennesimo episodio di violenza tanto che non si contano più!
La “guerriglia”, che sembra non avere fine su tutto il territorio nazionale, questa volta trova scenario nell’istituto penitenziario di Vigevano dove una detenuta appartenente al circuito AS3 ha aggredito ben quattro Poliziotte Penitenziarie, che per l’aggressione sono state inviate al Pronto Soccorso per le cure del caso.
A darne notizia è il Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo: “Nella mattinata di ieri la detenuta si è recata al casellario del carcere e qui sosteneva che le mancassero degli effetti personali tentando di aggredire sia un Vice Sovrintendente che una collega.
Allarmate dalle urla e dal fracasso, intervenivano altre tre Poliziotte al fine di riportare alla calma la detenuta. Tuttavia quest’ultima si scagliava con impeto contro le stesse.
Non semplice il tentativo di contenimento: difatti le quattro Poliziotte, conseguentemente all’aggressione, sono state inviate al Pronto Soccorso cittadino e qui è stata assegnata alle stesse una prognosi di otto giorni, ad accezione del Vice Sovrintendente.”
Continua Di Giacomo: “Imprescindibile un’imminente introduzione di una norma che infligga una pena esemplare per chi aggredisce o tenti di aggredire in primis i Poliziotti e per chi, con la propria forza fisica e mentale, cerca di sovrastare gli altri detenuti.
Anche quest’episodio testimonia ciò che è la realtà carceraria: un sistema dove le reali vittime sono le donne e gli uomini in uniforme, emblema della noncuranza della politica.
È da diverso tempo che lottiamo per l’introduzione di un reato specifico, per l’aumento delle pene, senza avere una risposta concreta: rappresenterebbe lo strumento principale affinché si rifletta due volte prima di mettere in atto questi comportamenti.
Anche quest’episodio segna il fallimento dello Stato nelle carceri e l’abbandono a sé stessi dei Poliziotti Penitenziari ormai sempre più soli.
Noi S.PP. non ci stiamo più, è ora che noi sindacati ci adoperiamo affinché questo scempio abbia fine.
La nostra vicinanza e solidarietà alle colleghe aggredite”.