Depositato nella mattinata odierna in Cassazione, una proposta di legge da parte del responsabile alla sicurezza Dott. Aldo Di Giacomo nonché Segretario Generale del S.PP. (sindacato polizia penitenziaria ) “per punire più severamente la violazione del domicilio col raddoppio delle pene e per accrescere la possibilità di difesa legittima senza incorrere nell’eccesso colposo. E’ certamente auspicabile il rafforzamento delle misure collettive e individuali di protezione, anche attraverso il potenziamento delle forze di polizia ma nel contempo riteniamo sia ormai ineludibile ed urgente intervenire anche con una apposita legge. Con la nostra proposta chi si introdurrà nei privati domicili saprà, dunque, di pagare più severamente e di non potersi trasformare da aggressore in vittima chiedendo il risarcimento dei danni. Per le stesse ragioni chi difende l’incolumità o i beni propri o altrui all’interno del proprio domicilio non potrà rispondere della propria condotta, neppure a titolo di eccesso colposo in legittima difesa. L’ampliamento legislativo della tutela, volto anche ad evitare il rischio di alimentare la cultura dello ‘sceriffo fai da te’, cavalcata da forze politiche estremiste nei toni ma improduttive nelle soluzioni, vuole invece costituire un più forte deterrente verso i criminali”.