2 settembre 2022 Aldo Di Giacomo: Ancora un suicidio nel carcere di Bologna. La strage continua, domenica sit-in a Bologna

Attività, Editoriale Aldo Di Giacomo

“Nella strage silenziosa dei suicidi in carcere, quello delle ultime ore del detenuto, con problemi mentali, che si è impiccato a Bologna, il 59esimo dall’inizio dell’anno, testimonia che i detenuti fragili, quelli con patologie psichiatriche come i tossicodipendenti, abbandonati a sé stessi e senza cure, sono i più esposti al rischio suicidio”.

Ad affermarlo è il segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo annunciando che domenica mattina sarà davanti al carcere di Bologna in continuazione con lo sciopero della fame e le iniziative di protesta avviate da due settimane.

“Sono certo che anche questa volta non mancheranno le parole di cordoglio e commozione da parte del DAP ma sono altrettanto certo – aggiunge – che mancheranno, come sono mancati in questa prima settimana ufficiale di campagna elettorale, interventi di politici e candidati ormai tutti decisi a non aprire bocca sulla drammatica situazione delle carceri.

Intanto qualche numero: la presenza di detenuti definiti “tossicodipendenti” è di circa 18mila (poco meno del 30% del totale); il 13% del totale della popolazione detenuta ha una diagnosi psichiatrica grave, in numeri assoluti significa oltre 7 mila persone.

Con queste persone particolarmente fragili, sia nel 2021 che nel 2022, la media di assistenza psichiatrica e psicologica si attesta intorno alle 10 ore settimanali ogni 100 detenuti per gli psichiatri e intorno alle 20 ore settimanali ogni 100 detenuti per gli psicologi.

È arrivato il momento – afferma Di Giacomo – che la presenza di “detenuti tossicodipendenti” e “detenuti psichici” si affronti nei modi e con gli strumenti più idonei, perché il carcere non può diventare il “ghetto sociale” nel quale liberarsi di persone con specifiche problematiche sino a lasciarle morire.

E non sono sufficienti circolari del DAP e programmi di prevenzione. La prevenzione suicidi è possibile a condizione che l’Amministrazione Penitenziaria voglia realmente praticarla. Come sindacato è da tempo che abbiamo proposto l’istituzione di Sportelli di sostegno psicologico, tanto più contando su almeno 3 mila laureati in psicologia che nel nostro Paese non lavorano con continuità.

Come per il personale penitenziario che continua a dare prova di impegno civico è sicuramente utile attivare corsi di formazione ed aggiornamento per essere maggiormente preparati ad affrontare casi di autolesionismo e suicidio, oltre naturalmente a provvedere rapidamente all’atteso potenziamento degli organici”.

“Uno Stato che non riesce a garantire la sicurezza del personale e dei detenuti testimonia di aver rinunciato al suoi dovere civico fondamentale: le persone in custodia non devono essere abbandonate a sé stesse”.

Il Segretario Generale

Dott. Aldo Di Giacomo

Dott. Aldo Di Giacomo

Carissimi Colleghi, da oggi chiunque voglia parlare con il Segretario Generale S.PP. Aldo DI GIACOMO può “incontrarlo” attraverso videochiamata WhatsApp per trattare argomenti a carattere personale e/o tematiche collettive.

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