Continuano gli eventi critici che coinvolgono le carceri italiane, è di pochi giorni fa la notizia che presso la Casa di Reclusione di Vigevano, tre Poliziotti sono dovuti ricorrere, a seguito di una aggressione perpetrata in loro danno da un detenuto extracomunitario, alle cure del locale pronto soccorso, le prognosi per i tre malcapitati servitori dello Stato sono, per uno di 30 gg., e per gli altri alcune decine di giorni.
Il Segretario Generale di Sindacato Polizia Penitenziaria “S.PP.” afferma:
“Ciò che sta’ accedendo nelle carceri del nostro Paese è inaccettabile, dimostra tutta l’inadeguatezza gestionale di chi è ai vertici di questa Amministrazione.
Ciò che più ci indigna è la testarda volontà ideologica di portare avanti scelte che si sono mostrate fallimentari e dannose per il sistema penitenziario, che hanno permesso di far diventare dei servitori dello Stato, i Poliziotti Penitenziari, carne da macello ed ultimo baluardo di legalità all’interno delle carceri, sempre più isolati ed abbandonati ad un triste destino. In questi ultimi anni, tanto il mondo della politica quanto i vertici dell’amministrazione penitenziaria, hanno mostrato la totale inadeguatezza nella gestione delle carceri, adottando sempre più la c.d. politica dello struzzo, rifiutandosi di guardare in faccia alla realtà, fingendo sempre che tutto andasse bene, facendo finta di non accorgersi che il castello di sabbia che stavano cercando di costruire, di giorno in giorno si sgretolava nella più totale indifferenza delle Istituzioni.
”Noi del Sindacato Polizia Penitenziaria “S.PP.”, continua Di Giacomo, non ci siamo mai nascosti, abbiamo sempre denunciato le inefficienze del sistema, abbiamo manifestato ad ogni livello il nostro disappunto ed il nostro sdegno, giungendo sino al Presidente della Repubblica, purtroppo, e lo diciamo con rabbia e non con rassegnazione, nulla si muove.
Situazioni come quella accaduta a Vigevano sono davvero inaccettabili.
Ai colleghi vittime della vile aggressione ed alle loro famiglie, va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, ricordando che all’indignazione da molti manifestata devono seguire però dei fatti concreti, fatti che noi continueremo a porre in atto mediante le nostre continue manifestazioni di protesta e denuncia, al fine di indurre il mondo politico e i vertici dell’amministrazione ad un radicale cambio di tendenza in materia di gestione del sistema penitenziario, che de