“Evadere dal carcere è diventato un “gioco da ragazzi”. Basta seguire i copioni di uno dei tanti film prodotti sulle evasioni più celebri o spettacolari e più semplicemente scavalcare il muro di cinta”.
È il commento del segretario generale del S.PP. Aldo Di Giacomo che aggiunge: “la nuova evasione di due detenuti, questa volta dal carcere di Trani, con persone particolarmente pericolose come un omicida, fa salire a quattro il numero di evasi nel giro di due settimane”.
Per Di Giacomo “le cause sono facilmente individuabili, o almeno per noi: il clima di delegittimazione del sistema penitenziario che di fatto favorisce i comportamenti violenti dei detenuti; la forte carenza di uomini-donne e di strumenti e strutture adeguati. Nel primo caso lo abbiamo detto già in tante occasioni.
Dopo i fatti di Santa Maria Capua Vetere la situazione nelle carceri è profondamente cambiata e i primi ad avvertirlo e ad avvantaggiarsene sono proprio di detenuti che avvertono il senso di impunità e di buonismo nei loro confronti.
Quanto al fabbisogno di personale non sono affatto sufficienti le poche centinaia di nuove assunzioni di cui parla l’Amministrazione Penitenziaria.
Servono non meno di 7 mila nuovi agenti e contestualmente è necessario procedere al potenziamento di strumenti in dotazione per svolgere il controllo delle carceri se non si vuole delegarlo ai criminali.
In proposito siamo ancora in attesa di un piano di attuazione delle promesse che il Premier Draghi e la Ministra Cartabia hanno fatto in occasione della visita nel carcere casertano quando parlarono di nuovi padiglioni da costruire, di nuove assunzioni, di attività di formazione per il personale, oltre che di programmi di rieducazione dei detenuti”.