A scortare la salma del compianto comandante del Carcere di Campobasso due auto della polizia di stato.
La morte di Ettore Tomassi, comandante della Polizia Penitenziaria della casa circondariale di Campobasso, ha lasciato dolore per una perdita inaspettata e amarezza per altri molteplici aspetti. In particolare proprio nel mondo dove lui ha dedicato oltre 40 anni della sua vita: il suo lavoro.
Tanto da scatenare una forte presa di posizione del Sindacato di Polizia penitenziaria che in una nota destinata fra gli altri anche al Ministro della giustizia denuncia lo sgarbo nei confronti di Tomassi anche in occasione della cerimonia funebre.
Aldo Di Giacomo, segretario del Spp parla di “vero sdegno per l’ignobile comportamento e la totale mancanza di rispetto che l’amministrazione di polizia penitenziaria ha mostrato in occasione della dipartita del comandante Ettore Tomassi, un uomo che ha dedicato 40 anni della sua vita a servire lo Stato e a servire l’Amministrazione Penitenziaria”.
E quindi Di Giacomo scrive che: “In occasione delle esequie erano presenti rappresentanti delegati dal Prefetto, responsabili della Polizia di Stato, responsabili dell’Arma dei Carabinieri” e che a mancare “erano solo i rappresentanti dell’Amministrazione Penitenziaria della Casa circondariale di Campobasso, di fatto non erano presenti né il comandante reggente della struttura del capoluogo né il direttore”.
Ha ricevuto gli onori non da appartenenti al corpo a cui egli ha dedicato la sua vita – continua Di Giacomo – e a scortare la salma dall’obitorio alla chiesa sono state due pattuglie della Polizia di Stato, le quali, transitando dinanzi al carcere di Campobasso, non vedendo nessun appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria attendere il passaggio della salma per rendere gli onori a quello che formalmente era ancora il Comandante del Reparto, hanno dovuto chiamare telefonicamente il centralino della struttura per chiedere che qualcuno si affacciasse, vergognoso.
E continua: “Solo dopo la chiamata degli appartenenti alla polizia di stato al centralino del carcere, sono usciti tre appartenenti alla polizia penitenziaria ed il comandante pro-tempore, quest’ultima in tuta di servizio e senza basco, in totale mancanza di rispetto.
Ci preme segnalare, inoltre, un’altra gravissima mancanza di rispetto avvenuta nella circostanza, sui manifesti affissi, e fatti fare dall’Amministrazione” nei quali si legge “Il comandante ed il Direttore esprimono le condoglianze per la morte del Commissario Ettore Tomassi”.
Tutto questo per il sindacato è “ingiusto e di una grande scorrettezza” perché Tomassi non era un semplice commissario “era, al momento della sua morte, il comandate della Casa Circondariale di Campobasso”.
Quindi si chiede che a fronte delle “gravi violazioni dei previsti cerimoniali imposti dall’Amministrazione centrale” si proceda “severamente nei confronti del comandante pro-tempore e del direttore del carcere di Campobasso, dimostrando almeno in questa occasione il rispetto che era dovuto al dirigente Ettore Tomassi”.