“Appare surreale la dichiarazione rilasciata ieri dal Garante Nazionale dei Detenuti, il Professor Mauro Palma, nel corso di una conferenza stampa sulle polemiche innescate dalla notizia secondo cui 112 boss (su 233) scarcerati per l’emergenza Covid-19 sono ancora in regime di detenzione domiciliare nonostante il decreto Bonafede.
Palma ha affermato che ‘In ogni caso, di persona detenuta al 41 bis attualmente ancora ai domiciliari ce n’è una sola’”.
A dichiararlo è Aldo Di Giacomo, Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria S.PP.: “Palma conosce bene il carcere e la Polizia Penitenziaria, soprattutto conosce da vicino il personale del G.O.M., quelle donne e quegli uomini che gestiscono i boss mafiosi condannati alla pena detentiva, perciò il suo appare più un tentativo di salvare in extremis qualcun altro invece che contribuire a fare chiarezza sul pericolo rappresentato dalla detenzione ai domiciliari dei boss mafiosi”.
Il Garante nazionale è stato in passato anche consulente dell’ex Ministro Orlando e coordinatore di uno dei tavoli della presunta riforma penitenziaria dell’ex Ministro PD.
“Tutte le altre persone detenute, attualmente ai domiciliari, sulle quali si è focalizzata la polemica di ieri, sono tutti esponenti di spicco della criminalità organizzata in ‘Alta Sicurezza’. È del tutto fuorviante – prosegue Di Giacomo – cercare di minimizzare il problema spostando l’attenzione sul termine 41-bis.
È tempo che anche il Prof. Palma affronti il problema nel suo complesso e non sottovaluti quei 9 mila detenuti in ‘Alta Sicurezza’ che affollano le carceri, alla metà dei quali, oltretutto, l’amministrazione penitenziaria concede le ‘celle aperte’ per gran parte della giornata”.