Non nascondiamo la delusione per i primi passi del nuovo Governo: i tagli sulla spesa per la polizia penitenziaria non vanno certo in direzione di un rinnovato impegno per il Corpo come annunciato dalla Premier Meloni e dal Ministro Nordio.
In nome dei buoni rapporti che abbiamo avuto in passato con l’attuale primo partito di Governo, esponenti nazionali e parlamentari maggiormente rappresentativi, confidiamo nel confronto e dialogo che avremo nei prossimi giorni.
Abbiamo chiesto di modificare la parte della Legge Finanziaria sui tagli e di dare un primo segnale concreto di inversione di rotta nelle politiche che riguardano il nostro Corpo e il carcere.
Con il protagonismo e la partecipazione dei colleghi possiamo ottenere migliori condizioni di lavoro e soprattutto la difesa della dignità dovuta ai servitori dello Stato.