“Nelle carceri, secondo i dati aggiornati a ieri dal report ministeriale gestione Coronavirus, siamo ormai a 2.300 positivi tra personale penitenziario (1167) e detenuti (1057) rispetto ai 1700 complessivi di lunedì scorso.
Si prenda atto che l’aumento della diffusione del Covid nelle carceri ha raggiunto i livelli che si riscontrano “fuori”: lo denuncia il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria – S.PP. – Aldo Di Giacomo. Sempre dai dati ufficiali le situazioni più problematiche da gestire sono negli istituti della Lombardia (205 agenti e 233 detenuti), della Campania (161 detenuti e 109 agenti), del Piemonte (162 detenuti e 109 agenti), Triveneto (122 detenuti e 86 agenti), della Sicilia (97 agenti e 57 detenuti). In un mese i contagi nelle carceri, sicuramente anche per effetto della nuova variante, hanno raggiunto l’incremento del 150%. I focolai più numerosi in atto sono la riprova che specie negli istituti del Nord la diffusione è più rapida rispetto a quelli del centro-sud.
Di Giacomo aggiunge: “senza disporre nemmeno di mascherine Fpp2 e di presidi adeguati a contenere la diffusione del virus, di questo passo la situazione del controllo degli istituti per il numero ridotto di agenti in servizio supererà l’emergenza attuale per diventare impossibile da garantire.
Per non parlare della impossibilità di disporre negli istituti di ambienti per l’isolamento dei detenuti positivi e dell’assoluta carenza di personale medico e specialistico.
A questo punto non è più sufficiente condividere la nostra preoccupazione ma bisogna procedere all’organizzazione immediata di Open Day di vaccinazioni nelle carceri proprio come accade fuori e all’obbligo del Green Pass e di mascherine Fpp2.
Continuiamo a mettere in guardia i Ministri Cartabia e Speranza su ulteriori ritardi che si sommano a quelli già accumulati da mesi. Si sta ripetendo lo stesso grave errore di sottovalutazione compiuto con l’avvio della prima fase di vaccinazione anti-Covid mentre la tensione è alle stelle”.