7 ottobre 2019. Di Giacomo: allarme sentenza Cedu. Mafiosi ed ergastolani, assassini presto fuori dal carcere.

Attività, Editoriale Aldo Di Giacomo

Per Calabria, Sicilia, Campania e Lombardia sarebbe la resa assoluta dello stato.

“Il solo pensiero che i familiari dei due poliziotti di Trieste – Rotta e Demenego – morti, come dice il gip di Trieste Massimo Tomassini, senza che si sappia il perché, da qui a qualche anno, quando la tragedia sarà dimenticata, ma non il dolore dei familiari e di chi ogni giorno rischia la propria vita per la sicurezza dei cittadini, si ritrovino per strada l’assassino Meran, pronto a sbeffeggiarli, mi fa accapponare la pelle.

È purtroppo un’evenienza sempre più concreta appesa ad una sentenza della Corte Europea di Strasburgo (CEDU) attesa per domani sul cosiddetto “ergastolo ostativo” che, purtroppo, non riguarda solo i mafiosi”. 

È quanto sostiene il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziario Aldo Di Giacomo che aggiunge: “la decisione del CEDU potrebbe rappresentare la sponda di cui il Governo Italiano, non nuovo ad ipotesi di attenuazione prima e abolizione poi del 41 bis, attende per procedere lungo il percorso di buonismo e di “redenzione” totale di qualsiasi categoria di detenuti. 

Dunque quello che è uno strumento fortemente voluto dai giudici Falcone e Borsellino è altrettanto strenuamente osteggiato dai mafiosi capimafia, al punto che Totò Riina lo inserì in cima al ben noto “papello” – consegnato dopo le stragi del 1992, per l’abolizione del carcere duro per i boss – dice ancora Di Giacomo – rischia di trasformarsi da “fine pena mai” a “porte girevoli del carcere”.

Come se non bastassero tutti i benefici – dalla semilibertà ai permessi-premio – l’eccesso di fiducia, perché di questo si tratta, si traduce nei numerosissimi episodi di cui la cronaca è piena con detenuti che evadano, detenuti in permesso-premio che uccidono o rapinano.

Per il S.PP. “bisogna mettere fine a questa situazione che è un pericolo per i cittadini e più direttamente per il personale penitenziario, di fatto delegittimato dalle sue funzioni e dai suoi compiti. Il nostro – continua Di Giacomo – è un campanello d’allarme che abbiamo già suonato più volte: i mafiosi e gli uomini della criminalità organizzata intendono imporre il proprio controllo in carcere e non aspettano altro che nuovi segnali di resa da parte dello Stato.

Non dimentichiamo il precedente: lo scorso 13 giugno la Cedu si è espressa in maniera favorevole sul ricorso presentato da un boss mafioso, Marcello Viola (capo di una ‘ndrina calabrese di Taurianova, condannato a quattro ergastoli per omicidi plurimi, occultamento di cadavere, sequestro di persona e detenzione di armi), dando torto allo Stato Italiano.

Nella sentenza si censura come “trattamento inumano e degradante” l’istituto giuridico del cosiddetto “ergastolo ostativo”. In totale sono 957 le persone soggette al provvedimento che aspettano quel segnale di resa dello Stato.

Il Segretario Generale

Dott. Aldo Di Giacomo

Dott. Aldo Di Giacomo

Carissimi Colleghi, da oggi chiunque voglia parlare con il Segretario Generale S.PP. Aldo DI GIACOMO può “incontrarlo” attraverso videochiamata WhatsApp per trattare argomenti a carattere personale e/o tematiche collettive.

Per poter fissare un incontro chiamare al numero 3398085556 o inviare un messaggio WhatsApp.

Collaborazione

Flessibile, scegli tu quanto versare

Vantaggioso, lo puoi dedurre dal reddito

Dinamico, decidi tu l'investimento che fa per te

Rimborsi cessione del V

Hai estinto anticipatamente o rinnovato una Cessione del Quinto negli ultimi 10 anni?

Puoi avere un rimborso da 1.000 € a 5.000 €.

Richiedere il rimborso è un tuo diritto.

Non dovrai anticipare spese di avvio pratica.

Consulenza e Servizi

La nostra Segreteria ha sviluppato nel tempo numerosi accordi in convenzione, realizzati per soddisfare le esigenze di risparmio e protezione dei propri iscritti e dei loro familiari.

k

Tag

n

Categorie

Video SPP