Sarebbero 8 i detenuti di origine musulmana a rischio radicalizzazione, all’interno del carcere “Due Palazzi”. A renderlo noto è il sindacato della Polizia Penitenziaria. “Il nostro personale è impreparato per la gestione di questo problema – afferma Aldo Di Giacomo – il problema esiste e il Governo deve affrontarlo. Il nodo della radicalizzazione all’interno della casa di reclusione è solo una delle difficoltà denunciate. “Negli scorsi mesi, sono stati trovati tanti telefonini all’interno della struttura – dice Di Giacomo – Sono aumentate le risse e le aggressioni ai danni degli agenti. La carenza del personale sta portando all’aggravarsi della situazione. A Padova ci sono circa 150 detenuti in più rispetto al previsto e sono aumentati del 700% gli eventi critici”.
La casa di reclusione di Padova ha una dotazione organica prevista di 434 unità, ma è amministrata con soli 355 agenti a fronte di una popolazione detenuta pari a 580. L’istituto ha una forte presenza negativa di distacchi in uscita, sono infatti 47 le unità fuori sede. Nella casa circondariale di Padova è prevista una dotazione organica di 155 unità, è amministrata attraverso 154 agenti e 32 unità in distacco fuori sede a fronte di una popolazione detenuta pari a 220.LA CARENZA DI PERSONALE.
Sul tema intervengono anche i sindacati. “Nei giorni scorsi si è festeggiato in tutte le carceri del Veneto il bicentenario della Polizia Penitenziaria”, dichiara il coordinatore regionale Veneto della Fp Cgil Penitenziari, Gianpietro Pegoraro, “La Fp Cgil non ha partecipato agli appuntamenti istituzionali per protestare ed evidenziare lo stato di abbandono del sistema carcerario e per sottolineare il forte disagio destinato ai poliziotti penitenziari della nostra Regione.
Il rischio crescente per la loro incolumità fisica, l’aumento dello stress correlato al loro lavoro, il grave ritardo nell’aggiornamento tecnologico degli strumenti di ausilio alla sorveglianza, la drammatica carenza di personale pari a 8 mila unità a livello nazionale non ci permette oggi di condividere alcun festeggiamento “TRASPARENZA E REGOLE”.
Abbiamo più volte segnalato al Ministro Orlando l’uso discriminatorio dei distacchi del personale di Polizia Penitenziaria attuato dall’Amministrazione Penitenziaria, che avviene senza regole”, aggiunge Pegoraro, “poiché si distaccano con facilità personale di polizia che non ha gravi motivi famigliari mentre per chi ha gravi motivi il suo distacco è incerto; non è per niente conciliante con la buona gestione del sistema carcerario veneto poiché coinvolgendo Istituti che presentano la maggior carenza di personale che non verrà mai sostituito. Come sindacato abbiamo chiesto e chiediamo al Ministro che siano poste delle regole in materia di distacchi e maggior trasparenza da parte dell’Amministrazione Penitenziaria, cosa che oggi non c’è”.