l filmato diffuso in queste ore è parziale e non ricostruisce esattamente quanto è accaduto a Campobasso: il detenuto che ha tentato la fuga ha aggredito l’agente penitenziario colpendolo ripetutamente con una stampella. Le immagini, invece, mostrano solo la parte finale e la reazione che è venuta dopo la fuga. Una reazione maturata nel clima di stress, per turni massacranti e condizioni di lavoro difficili che caratterizza l’attività del personale di Polizia Penitenziaria come denunciamo da sempre e che non va lasciato solo come intendiamo fare anche in questa circostanza. Invitiamo, pertanto, i media a non farne un’occasione di attacco strumentale alla Polizia Penitenziaria ma a ricostruire esattamente i fatti mettendoli in guardia da non generare disinformazione e confusione perché ci sono ogni giorno uomini e donne in divisa che svolgono il proprio lavoro al servizio dello Stato con impegno, professionalità e a rischio di aggressioni e della incolumità personale. Finge di non poter camminare per ingannare gli agenti: detenuto tenta la fuga, riacciuffato al volo. Tentativo di evasione davvero fantasioso – quasi da commedia all’italiana – quello accaduto nel carcere di via Cavour dove un detenuto, che utilizzava le stampelle per muoversi, ha provato a scappare dall’istituto penitenziario perché – al contrario di quanto si pensasse – era perfettamente in grado di camminare. Anzi, di correre. Secondo quanto riferisce Aldo Di Giacomo, segretario regionale del Sindacato Polizia Penitenziaria, l’uomo – che appunto usava le stampelle per muoversi – era stato ricoverato al Cardarelli a causa di un malore. Dopo gli accertamenti necessari e le cure del caso, è stato riaccompagnato in via Cavour ma, come per miracolo, una volta arrivato davanti alla struttura ha buttato le stampelle a terra e si è dato alla fuga. L’evasione è durata pochissimi minuti visto che è stato riacciuffato e riportato in cella. Questo e altri episodi saranno illustrati domani mattina dal segretario regionale Spp Aldo Di Giacomo che incontrerà la stampa per illustrare cosa accade presso la struttura penitenziaria del capoluogo.