Illustrissimo Sig. Presidente,
ci spiace scomodarLa in questi giorni in cui il nostro amato Paese vive una drammatica emergenza di carattere sanitario, se lo facciamo è solo per chiederLe aiuto.
Come in oggetto citato, esimio Presidente, migliaia di Poliziotti Penitenziari che prestano servizio nelle 200 carceri del Paese, al momento non vedono garantito il proprio diritto alla salute, nella quasi totalità delle strutture penitenziarie sono assenti dispositivi di protezione individuale, ove presenti sono del tipo non idoneo a prevenire e contenere il contagio da COVID19, nessun piano di prevenzione specifico è stato adottato per i poliziotti ed addirittura, molti Direttori delle carceri, ove preseti e disponibili dispositivi di protezione individuali sebbene non adeguati, sembra che vietino l’uso al personale di polizia adducendo a motivazione il fatto che il poliziotto che indossi la mascherina possa tubare l’equilibrio psicologico della persona detenuta e possa creare allarmismo.
Non possiamo sottacere che l’amministrazione penitenziaria, nella persona del Capo del Dipartimento Dott. Francesco BASENTINI, in data 13.03.2020, ha emanato una apposita circolare avente ad oggetto ulteriori indicazioni operative per la prevenzione del contagio da corona virus negli istituti penitenziari nella quale, in un passaggio, testualmente riporta “ nella prospettiva di salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica collettiva, si ritiene che gli operatori di Polizia Penitenziaria in servizio presso le strutture penitenziarie, in quanto operatori pubblici essenziali, debbono continuare a prestare servizio anche nel caso in cui abbiano avuto contatti con persone contagiate o che si sospetti siano state contagiate”.
Ciò che ci lascia sgomenti, illustrissimo Presidente, è il fatto che i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria si siano preoccupati, nella fattispecie di imporre il divieto al Poliziotto Penitenziario eventualmente contagiato o potenzialmente infettato, di svolgere servizio nelle sezioni detentive ove sono presenti detenuti, mentre, paradossalmente, può svolgere la propria opera in tutti gli altri settori e, a quanto pare, nulla importa se contagi altri colleghi o altro personale. Riteniamo che questa disposizione, impartita dal Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, sia illogica e molto pericolosa, per non parlare di quanto poco rispetto evidenzi nei confronti di umili servitori dello Stato.
Di fatto, va sottolineato che la circolare in parola nulla prevede in termini di accertamento sanitario per i poliziotti penitenziari ipoteticamente infettati da COVID-19, nemmeno l’esecuzione del tampone, mentre di contro li si costringe ad essere possibile fonte di contagio.
La preghiamo Sig. Presidente, ci aiuti a difendere la nostra ed altrui salute, auspichiamo e chiediamo un suo autorevolissimo intervento nei confronti del Ministro della Giustizia e del Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Dott. Francesco BASENTINI, affinché rivalutino e correggano le disposizioni emanate a tutela di migliaia di Poliziotti Penitenziari, delle loro famiglie e della collettività, ricordando che nelle disposizioni contenute nella circolare in argomento, possono tra l’altro ravvisarsi anche ipotesi di reato.
Nella speranza e nell’attesa di un Suo indispensabile ed urgente intervento, scusandoci ancora per essere stati costretti a disturbarla in un momento così delicato, Le porgiamo distinti saluti.