Le carceri calabresi tornano alla ribalta della cronaca per l’ennesima aggressione perpetrata ad opera di un detenuto in danno di poliziotti penitenziari, fato accaduto nella tarda serata del 25.06.2020 nella Casa di Reclusione di Rossano Calabro.
A darne notizia è il Segretario Regionale del Sindacato S.PP. Natale Di VASTO il quale riporta la notizia all’attenzione della cronaca poiché l’episodio ha avuto negative conseguenze per 5 agenti di polizia penitenziaria che sono stati costretti a ricorrere alle cure ospedaliere con conseguente prognosi che varia dal 2 al 7 giorni.
Sull’accaduto non ha fatto mancare la sua voce il Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP., Aldo Di GIACOMO il quale, afferma: “Esprimo tutta la mia solidarietà ai colleghi vittima della vile aggressione perpetrata in loro danno da un giovane detenuto di origini nord africane, persona affetta da disturbi psichiatrici. Questo episodio, grave, è l’ennesimo che va ad aggiungersi alla lunga serie che ormai da tempo vede vittima, di un sistema che noi riteniamo essere fuori controllo, i poliziotti penitenziari.”
Quanto sta accadendo, continua Di GIACOMO, è il frutto di scellerate scelte politiche e di anni di inadeguata gestione del sistema penitenziario: “ la scelta di chiudere gli ospedali psichiatrici giudiziari, avrebbe dovuto segnare un passo di civiltà nel nostro paese, invece, si sta’ manifestando come l’ennesima scelta sbagliata fatta dalla politica e dall’amministrazione penitenziaria, scelta che è stata adottata senza alcun raziocinio e che vede oggi, come conseguenza, le carceri comuni, essere invase da persone detenute affette da gravi problematiche di natura psichiatrica che, per forza di cose, sono abbandonate a se stesse senza potere ricevere le adeguate cure e trattamenti.
Allo stesso modo sono stati abbandonati i poliziotti penitenziari, i quali, dall’oggi al domani si sono visti costretti a dover trattare, senza preparazione alcuna, senza strumenti e senza adeguate strutture, con persone malate di mente, nei cui confronti il normale trattamento penitenziario è inadeguato ed inefficace.
La responsabilità morale e materiale del disastro in cui versa il sistema penitenziario italiano e tutta politica e di tutti coloro che nel corso degli anni hanno, essendo ai vertici dell’amministrazione penitenziaria, assecondato certe scelte.
”Tornando alle carceri calabresi ed a quanto accaduto a ROSSANO, Di GIACOMO conclude dicendo: “la Calabria è una regione dove mediamente tutte le carceri presentano una carenza di personale che si attesta tra il 25 ed il 30 %, numeri importanti che, purtroppo, non permettono al sistema di funzionare correttamente, al personale di Polizia Penitenziaria vengono chiesti continui sacrifici ed i rischi derivanti dall’attività lavorativa sono aumentati in maniera esponenziale, il personale non può essere più costretto ad operare nelle attuali condizioni, pretendiamo che nelle carceri sia ripristinato lo Stato di Diritto, pretendiamo che i lavori per la rideterminazione delle piante organiche del Corpo, stravolte in negativo dal c.d. Decreto Orlando del 2017 che ha ridotto in maniera indiscriminata del 33% la pianta organica del Corpo di Polizia Penitenziaria vengano conclusi al più presto e che si proceda con arruolamenti straordinari al fine di colmare le gravi carenze di organico al momento esistenti”.