L’amministrazione intervenga al più presto per risolvere la questione dei detenuti affetti da disturbi psichici.
Spinte e botte dopo la visita medica: è il quinto poliziotto in malattia a causa di una colluttazione. – Ieri un detenuto italiano del reparto giudiziario era andato per una consulenza al reparto psichiatrico, dove c’è la camera adibita a visite specialistiche.
Sembrerebbe che dopo la valutazione medica, mentre stava uscendo dal reparto per fare rientro in cella, il recluso ha aggredito prima verbalmente, e poi materialmente, l’assistente addetto alla sezione, spingendolo violentemente e tentando di colpirlo.
Il poliziotto, difendendosi, è riuscito a limitare i danni scansando altri colpi che gli venivano indirizzati, e con l’intervento immediato degli altri agenti è riuscito a scongiurare il peggio.
Il poliziotto aggredito poi è andato in Pronto soccorso, da dove è uscito con sette giorni di prognosi.
Il fatto accaduto segue anche l’altra vicenda che il 23 ottobre scorso ha visto altri tre assistenti della polizia penitenziaria contusi per un altro caso accaduto nel carcere di Pescara.
La nostra vicinanza al collega aggredito.