Al Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Dott. Bernardo PETRALIA ROMA
Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse del D.A.P. Dott. Massimo PARISI ROMA
Al Direttore Uff. Relazioni Sindacali Dott.ssa Ida DEL GROSSO ROMA
Questa Segreteria Sindacale, facendo seguito a pregresse note già inviate, in vista dell’emanazione del PCD di cui all’oggetto, con rammarico prende atto che le proposte da noi avanzate e fortemente richiesteci dal personale di Polizia Penitenziaria tutto, in modo particolare da tutto quel personale che, grazie alle attuali modalità di formazione delle graduatorie trasferimenti, vede preclusa ogni opportunità e possibilità di poter ottenere in tempi ragionevoli (10 anni) un trasferimento da una sede del nord Italia ad una sede del sud non sono state minimamente prese in considerazione.
Volendo pensare che la mancata presa in considerazione sia stata una svista e credendo che tutto quel personale di Polizia Penitenziaria che dopo più di venti anni, grazie alle attuali modalità di valutazione dei punteggi per la formazione delle graduatorie di mobilità, meriti maggior rispetto, torniamo ad avanzare le nostre proposte migliorative.
Sarebbe opportuno, al fine di evitare che personale in servizio da anni nelle sedi del nord del Paese o viceversa, a causa dei continui movimenti che avvengono sovente all’interno delle stesse regioni, a causa dell’attribuzione dei punteggi dovuti all’anzianità di servizio, prevedere una diversa modalità di attribuzione dei punteggi stessi ad esempio:
· Considerare l’anzianità di sede come requisito per l’attribuzione dei punteggi anziché l’anzianità di servizio;
· Cancellare il punteggio inerente all’anzianità di sede una volta raggiunto il luogo indicato nella richiesta di trasferimento;
· Inserire l’obbligo di permanenza nella prima sede di assegnazione di almeno due anni per i neo-agenti.
Nella speranza che quanto suggerito possa contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di migliaia di Poliziotti penitenziari e possa contribuire a far nascere spunti di riflessione, sperando di ricevere un positivo riscontro, si coglie occasione per porgere distinti saluti. Dott. Aldo Di Giacomo