“Nelle carceri della Campania – dove i positivi al Covid tra detenuti ed agenti superano le 600 persone – ci sono tutti i segnali perché basta una “scintilla” a provocare la stessa reazione dei detenuti delle rivolte della primavera 2020.
Non ci vuole la “palla di cristallo” per prevederlo”.
A sostenerlo è il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria – S.PP. – Aldo Di Giacomo, sottolineando che “altrettanto si può affermare per le carceri siciliane (oltre 400 positivi tra agenti e detenuti) e a “macchia di leopardo” negli istituti penitenziari di altre regioni dove i focolai della variante Covid si stanno diffondendo molto rapidamente”.
“Proprio perché la tensione è altissima è estremamente pericoloso – aggiunge – soffiare sul “fuoco” alimentando attese ed aspettative sul “libera tutti”.
In proposito, la Ministra Cartabia dovrebbe essere più cauta quando dichiara che “nelle carceri il primo e più grave tra tutti i problemi continua ad essere il sovraffollamento”; una percentuale di sovraffollamento che arriva al 114% e che “esaspera i rapporti tra detenuti”.
E ancora: “Vivere in un ambiente degradato – ha dichiarato Cartabia – di sicuro non aiuta i detenuti nel delicato percorso di risocializzazione”. Non dimentichiamo che le rivolte nella primavera 2020 di fronte alla prima diffusione della pandemia furono alimentate proprio dalla richiesta di scarcerazioni facili.
Il clima di “buonismo ad ogni costo”, rafforzato da continue esternazioni dei Garanti regionali e locali dei detenuti, contribuisce ad accrescere l’attesa.
Tenuto conto che 14 detenuti sono attualmente ricoverati in ospedale, non si sottovaluti che potrebbe accadere di tutto nella reazione dei detenuti.
A questo punto ci vogliono “pompieri” in grado di prevenire gli “incendi”. Come ci vogliono azioni straordinarie per tutelare il personale penitenziario nella salute e nel rischio quotidiano di aggressioni e violenze.
Non è più sufficiente condividere la nostra preoccupazione ma bisogna procedere all’organizzazione immediata di Open Day di vaccinazioni nelle carceri proprio come accade fuori, all’obbligo del Green Pass e di mascherine Fpp2, ad un piano straordinario anti-contagio”.