Sette agenti penitenziari sono stati aggrediti oggi nel carcere di Padova da un detenuto extracomunitario, che ha poi minacciato di morte il medico dell’istituto; due degli agenti sono stati costretti a far ricorso alle cure dei medici dell’ospedale.
Lo riferisce il segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo.
“L’istituto veneto – afferma Di Giacomo – si conferma uno dei più critici d’Italia per il grave affollamento e per l’alta presenza di stranieri.
La carenza di organico è sempre più problematica con una settantina di agenti in meno negli ultimi due anni e altri 20 se ne andranno entro la fine dell’anno per pensionamenti.
Nelle sezioni detentive il rapporto diventa di un agente per 40/50 detenuti, destinato a quintuplicare per i turni serali e notturni”.
“Come è successo oggi a Padova – prosegue – basta negare una qualsiasi cosa ad un detenuto che infrange il regolamento penitenziario per scatenare l’aggressione.
Una situazione ancora più intollerabile perché a pagare sono sempre e solo gli agenti, mentre i detenuti autori delle aggressioni al massimo rischiano il trasferimento in un altro carcere dove continuare ad aggredire il personale.
Con il tour tra le carceri delle scorse settimane – conclude Di Giacomo – abbiamo alzato l’attenzione su questi problemi.
Adesso ci aspettiamo risposte rapide ed efficaci per la tutela dell’incolumità del personale”.