13 novembre 2018. Visita fiscale Inps: esonero per congedo malattia. I casi ammessi

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Si è soggetti a visita fiscale Inps anche quando è il figlio piccolo a essere malato?

Per quanto riguarda questo tipo congedo, bisogna prendere come riferimento il Testo unico sulla maternità e paternità, ovvero il Decreto Legislativo n. 151/2001, e più precisamente l’articolo 47, che regolamenta il congedo per la malattia del figlio.

Questo stabilisce che tutti e due i genitori hanno il diritto di astenersi dal lavoro per periodi corrispondenti alle malattie di ciascun figlio non superiore a tre anni.

Per quanto riguarda i bambini compresi nella fascia di età 3-8 anni, invece, il tempo di astensione del lavoro per ciascun genitore si riduce a 5 giorni lavorativi all’anno.

Congedo malattia del figlio: si è soggetti a visita fiscale Inps?

In merito alla possibilità di essere sottoposti alla visita fiscale Inps il suddetto articolo appare molto chiaro. Infatti, al comma 5, è scritto quanto segue. “Ai congedi di cui al presente articolo non si applicano le disposizioni sul controllo della malattia del lavoratore”.

Di contro il lavoratore sarà tenuto a presentare il certificato di malattia rilasciato dal medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e presentarlo al datore di lavoro.

Il certificato medico – ovviamente a carico del figlio – non è l’unico documento che bisognerà presentare. A questo si aggiunge anche la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà nella quale si afferma che l’altro genitore non è anch’egli in congedo nello stesso periodo.

Tornando invece alla visita fiscale, come è scritto dalla legge stessa, non è prevista per il lavoratore che si assenta per congedo per malattia del figlio. Di conseguenza non sono previste neppure fasce orarie di reperibilità.

Congedo malattia figlio: aspetti stipendiali e previdenziali. I periodi di congedo che il lavoratore prende per la malattia del figlio, nel settore privato, non sono retribuiti, ma vanno comunque considerati per l’anzianità di servizio.

Sotto l’aspetto retributivo, quindi, il lavoratore che fruisce di congedo per malattia del figlio non prende nulla.

A patto che non ci si trovi nel pubblico impiego, laddove il periodo di congedo per malattia del figlio è permesso per i primi 30 giorni e, fino a 3 anni, è retribuito al 100%.Invero, nel privato è possibile che il contratto collettivo di riferimento possa prevedere trattamenti agevolati.

Sotto l’aspetto previdenziale, d’altra parte, viene riconosciuta la contribuzione figurativa integrale, ma solo nel caso in cui il bambino malato abbia meno di 3 anni. Nell’eventualità in cui il proprio figlio sia compreso nella fascia anagrafica 3-8 ecco che la contribuzione figurativa sarà riconosciuta in maniera ridotta.

Il Segretario Generale

Dott. Aldo Di Giacomo

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